TESTI 

Sorridi, anche se è un sorriso triste

perchè più triste di un

triste sorriso 

E' LA TRISTEZZA

di non saper sorridere

IL PORTAPACE

 

1)

Il ritorno già pensava

nel momento che partiva

mentre i cari si abbracciava

in cuor suo "morte" sentiva

Non pianger mia diletta

il perchè sai della scelta

con quest'ultima missione

sistemiamo la casetta

 

La patria lo chiama

lo chiama il dovere

va il PORTAPACE

va il carabiniere

 

2)

I soldati della pace

vanno la in tutte le terre

dove BUSC appica brace

loro vanno a spegner guerre

Vanno a spegnere l'arsura

e la fame in quella terra

con l'orgoglio e la paura

del saper che stanno in guerra

 

La patria lo chiama

lo uccide il dovere

dentro la bara

torna il carabiniere

  

 

3)

GENERALE che piangi i tuoi figli

della madre repubblica a lutto

mentre BUSC allunga gli artigli

sul petrolio l'oriente su tutto

E tu Italia retorica e aliena

dei culi incalliti in poltrona

con la voce ladrona e l'imbroglio

contrabbandi dolore e cordoglio

 

Quell'estremo saluto

dei senza frontiere

e un sincero tributo 

 a quei carabinieri

 

4)

Sepoltura i PADRIora danno

ai lor FIGLI mandati al macello

altri figli in serata godranno

lotterie in TV Panariello

la TV che non fa vedere

l'altra italia del carabiniere

la TV del silenzio-ritegno

agli eroi nelle bare di legno

 

La TV patrittarda

che i cervelli bombardala 

La TV che ci dice

con sottile mestiere

che SILENZIO e RETORICA

oggi son di DOVERE

 

 

DOVE STA SADDAM

( ballata scritta molto prima della cattura di Saddam)

NON MI VOGLIO FERMARE

PER LA PACE CONTINUO A CANTARE

CONTRO CHI COI DOLLARI E LE ARMI

HA CREATO MOSTRI E FANTASMI

CONTRO CHI QUELLE "ARMI DI MASSA"

VA "CERCANDO" E IL MONDO SCONQUASSA

CHE ESPORTA LA DEMOCRAZIA

DISTRUGGENDO LA UMANA POESIA

 

QUEGLI INGLESI E AMERICANI

CHE IL SADDAMM ALLOR VOLLERO ARMARE

PER IL MOSTRO MANOVRARE

NELLA GUERRA ALL'IRAN

....Fù nel 1981, che Saddam le armi chimiche usò

contro il popolo, la sua stessa gente

e migliaia di morti causò

Ma nessuna democrazia, la sua voce allor levò

...ANZI:

a Detroit venne accolto, con festoso attestato

e cittadino onorario, il Saddam fù nominato...

OR LA STATUA DELLA LIBERTA'

E' GIOIOSA DI FELICITA'

CON LE MANI SANGUINANTE

E LA CACCA ALLE MUTANDE

 

E LE MADRI E LE SORELLE

DEI CADUTI A STRISCE E STELLE

PIANGON LACRIME DI GLORIA

..E L'AMERICA FA' LA STORIA

 

....E SOPRA LE MACERIE ROVENT

CADONO IMPICCATI I MONUMENTI 

  I BRONZI DEL SADDAM CHE QUA' E LA'

 LO CERCANO MA DOVE NON SI SA'DOVE STA SADDAM

LO CERCA LA CIA

PE' ACCHIAPPA' SADDAM

CHE MACELLERIA

SPARA SPARA A SADDAM

SADDAM STA ...LLA'

SPARA SPARA SADDAM

SADDAM NUN CE STA'

 

....E I MISSILI AMERICANI

LE BOMBE INTELLIGENTI

AMMAZZANO GLI INGLESI

NEI LORO SBARRAMENTI

GLI IRAKENI LIBERATI

FAN VENDETTE NELLE CITTA'

E GLI ALLEATI TACITI

LI LASCIANO SACCHEGGIAR

FATE FATE FATE PURE

SON CONTENTI GLI OCCUPATORI

E COSI' DA "LIBERATORI"

SENZA L'ONU GOVERNERAN

 IL PETROLIO CAMBIA GESTIONE

ED IL POPOLO IRAKENO

AVRA' PANE ED ISTRUZIONE

DALL'AMERICA PADRON

 

 

 

SINFONIA CIRAMI

 

LA SINFONIA CIRAMI

SUONATA DOPPIE MANI

RADDOPPIA IL SI MAGGIORE

AL BEMOL DEL CAVALIERE

LA SINFONIA CIRAMI

SUONATA IN PARLAMENTO

E’ STATO UN GROSSO EVENTO

PEI PIANISTI PIU’ECCELLENTI

QUEL TOCCO SI MAGGIORE

SBAGLIARLO NON SI PUO’

PERCHE’ L’E’ BEN SCOCCIATO

IL TASTO QUEL DEL NO

LA SINFONIA CIRAMI

SI SUONA SEMPRE IN SI

SI SI C’E’ CHI SCHIACCIA IL SI

ANCHE SE.. TU NON SEI LI

SI MAGGIORANZA IN SCHERMO

REGISTRA IL PARLAMENTO

POI LA TV LO PORTA

NEL NOSTRO APPARTAMENTO

IN TV VEDIAM LE MANI

DEI PIANISPI GRAN PAPPONI

CHE DAN COSCIENZA E CULO

A SILVIO BERLUSCONI

 

 

 

LA TELECAMERA del CITTADINO

 

CON UNA TELECAMERA COMPATTA DIGITALE

ME NE VADO IN GIRO E TUTTO VO A FILMARE

ALLA STAZION CENTRALE IL DUOM LA MADONINA

TUTTA L’ITALIA BELLA CH’E’ MESSA IN CARTOLINA

MA QUANDO VO A RIPRENDERE NELLA METROPOLITANA

LA GENTE ACCALCATA O LA LUNGA FILA IN POSTA

CE SEMPRE CHI MI BLOCCA E DA QUESTA RISPOSTA

LEI QUA’ NON PUO’ FILMARE

CI VUOL L’AUTORIZZAZIONE

NEL MENTRE CHE SON SPIATO

DALLA LORO TELEVISIONE

TELECAMERE PIAZZATE

DALLE BANCHE nelle strade

E LA GENTE VIENE SPIATA

IN ATTESA ALLE "FERMATE"

TELECAMERE AGLI INCROCI

PER FILMARE NELLE STRADE

ANCHE I CRISTI MESSI IN CROCE

NELLE MACCHINE MULTATE

TELECAMERE DEL DUEMILA

NELLE POSTE CON LA FILA

DOVE VENGO QUERELATO

PER IO LI HO FILAMATO

CI PARLANO DI PRAIVISI

E DI PROTEZIONISMO

MENTRE IMPONGONO LEGGI

CHE SON PROIBIZIONISMO

LE LORO TELECAMERE

QUA E LA POSSON PIAZZARE

E OGNI CITTADINO

LO POSSONO SPIARE

MA SE LA TELECAMERA

LA USA IL CITTADIINO

TI FANNO LA QUERELA

TI PIANTONO UN CASINO

IO CHE DA CANTASTORIE

DA CRONISTA ONESTO

CHE VOLEO FILMARE

IL TORTO IL DISONESTO

LA MI SI PROIBISCE

SENZA GIUTA RAGIONE

QUESTO MIO DIRITTO

FIN DOVE NON CE SCRITTO

IL CITTADINO PUO’ESSERE

SPIATO ANCHE NEL LETTO

DA QUEL POTER PURTROPPO

DA LUI STESSO ELETTO

MA SE LUI VUOLE FILAMARE

DEL POTER LE PORCHERIE

ALLOR LE FAN SUBIRE

DENUNCE ED ANGHERIE

TI DICONO E VIETATO

TI FANNO "ARRESTA’ "

NEL MENTRE CHE TI PARLANO

DI TELELIBERTA’

DI QUEL GRANDE BORDELLO

CHE L’E’ IL "GRANDE FRATELLO" 

 

 

 

 

 

 

 

L’ACQUA

L’ACQUA E’ UNA DOTE CHE LA NATURA

VOLLE ASSEGNARE AD OGNI CREATURA

MA IN QUESTO MONDO COME VEDETE

SI MUORE PER FAME SI MUORE DI SETE

C’ERA UNA VOLTA L’ACUA A FONTANA

CHE SAZIAVA LA SETE UMANA

E LA SORGENTE C’ERA ED IL FIUME

COI SUOI COLORI COI SUOI PROFUMI

COSI’ LA GENTE OGNI CREATURA

A MANI GIUNTE SPEGNEVA L’ARSURA

MA L’ACQUA BENE DI TUTTA LA GENTI

SI LA RUBARONO LI PREPOTENTI

DAL CELO ACQUA, ACQUA PIOVEVA

E LA CAMPAGNA IN PANE CRESCEVA

ORA DAL CELO CI PIOVE FUOCO

E NON CE PACE IN OGNI LUOCO

PANE ORA CHIEDE LA GENTE AFFAMATA

ACQUA CI CHIEDE E LE VIENE NEGATA

L’ACQUA LA DOTE CHE LA NATURA

VOLLE DONARE AD OGNI CREATURA

L’ACQUA SI RUBA IL RICCO LA PIGLIA

E LA IMPRIGIONA NELLA BOTTIGLIA

LA FA’ PAGARE E CHI SOLDI NON HA

LASCIA MORIRE NELLA POVERTA’

L’ACUA LA VITA E PURI LU PANI

SI LI ARRUBARUNU LI MIRICANI

LI MIRICANI CA NTA LA TERRA

LEVANU L’ACQUA E PORTUNU A GUERRA

 

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